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SULMONA – “Anche stavolta i lavoratori non verranno interpellati dal momento (ndr) che le piattaforme verranno sottoposte unicamente al voto delle Rsa firmatarie”. E’ quanto lamenta la Fiom Cgil della provincia dell’Aquila per l’approvazione del contratto collettivo specifico allo stabilimento Sistemi Sospensioni di Sulmona. Se il futuro della Marelli comincia ad apparire più chiaro dopo l’accorpamento tra la sistemi sospensioni e gli ammortizzatori, non da tutti guardato con buon occhio, riesplodono le polemiche sul contratto e si torna allo scontro. “Inutile dire che non sono presenti, in tali piattaforme, proposte di modifica del contratto per quanto riguarda l’aspetto dei carichi di lavoro e la relativa adozione dell’Ergo-Uas, e per quello che riguarda la contrattazione sulle turnazioni, ma la cosa che più di tutte dovrebbe scandalizzare, è che come accadde otto anni fa per l’approvazione del primo CCSL, anche stavolta i lavoratori non verranno interpellati; infatti il dato più scandaloso che emerge, è che le piattaforme verranno sottoposte unicamente al voto delle RSA firmatarie”- tuonano dal sindacato. “Ci spiace dover assumere regolarmente il ruolo dei Cassandra della situazione, ma ancora una volta ci tocca dire: noi ve l’avevamo detto”- proseguono dalla Fiom che avverte: “ora l’approvazione di un ennesimo contratto capestro, dipende dal voto di pochi rappresentati, i quali in futuro, non potranno più nascondersi dietro la banale scusa che sono i nazionali a firmare il contratto”. I toni quindi alla Marelli restano accesi perché oltre a futuro dell’azienda c’è la vertenza sindacali che torna a dividere e a creare fibrillazione.

Andrea D’Aurelio

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