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ROCCACASALE – Mentre si attivano tavoli ad hoc per gestire la fase post emergenza il Morrone continua a bruciare. E’ il diciottesimo giorno da quel maledetto 20 agosto quando l’incubo è cominciato. Si parla di prevenzione e di fase due ma proprio stamane le fiamme hanno ripreso vigore nei pressi di Roccacasale. Se è vero che il livello dell’emergenza si è palesemente ridotto rispetto ai giorni scorsi, è altrettanto vero che in alcuni punti il fuoco non si riesce a spegnere. In località Pozzacchio, nel Comune di Roccacasale, sono stati dirottati in effetti in un escavatore dell’esercito (terna ruotata di media capacità) ed un escavatore di una ditta privata. Sono all’opera circa 50 unità, e hanno operato due Canadair. Mezzi dell’Esercito Italiano stanno realizzando nei pressi del poligono di tiro in località Marane una zona di deposito. Su tale sito verranno successivamente e temporaneamente allocati, a cura dei Volontari della Protezione Civile di Sulmona i materiali di risulta della ripulitura della strada in località Mandorleta (zona Marane di Sulmona). Il Vice Prefetto Natalino Berardinetti informa intanto sul fronte Monte Morrone sono stati spenti gli ultimi focolai nella parte alta del Colle delle Vacche, dovuti alla
spessa coltre di materiale combustibile ammassatosi a seguito della slavina di qualche anno fa, che non ha
reso del tutto efficace l’operato dei Canadair. E’ proseguita l’azione di smassamento del materiale ed è
proseguito il rilievo termico con termocamera da parte dei VV.F. per la determinazione delle aree interessate
dagli incendi. Rimane la raccomandazione di lavare accuratamente frutta e verdura. Sempre posizionate 3 centraline per il monitoraggio dell’aria in località Prezza, Pacentro e Marane case Nuove (Sulmona).

Andrea D’Aurelio

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