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SULMONA – Aveva per tutti una parola buona e riusciva a strappare un sorriso anche ai più sofferenti e silenziosi. Sarà ricordato sicuramente per la sua simpatia fatta in persona, Don Vincenzo Costantino Carnevale, morto questa mattina intorno alle nove alla veneranda età di 104 anni. Un traguardo tagliato con entusiasmo e grande lucidità. Finché ha potuto il compianto sacerdote, decano della diocesi di Sulmona-Valva, ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa di Cristo Re, confessando e incontrando i fedeli, soprattutto i più giovani verso i quali nutriva un grande predilezione. Ultimamente si vedeva poco fin quando questa mattina il suo cuore, con grande dispiacere di tutti i fedeli, ha cessato di battere. Uomo rigoroso e prete comprensivo era nato il 5 aprile del 1913 a Capracotta, quando il paese montano era ancora in d’Abruzzo (poi passato in provincia di Isernia). Una vita intera trascorsa a servizio degli altri con intelligenza e altruismo. Cappellano militare con i gradi di capitano, è stato al fronte al fianco degli Anglo- americani e del Comitato nazionale di liberazione, nella terribile battaglia di Cassino con il Gruppo di combattimento Legnano. «Momenti terribili» ricordava spesso don Carnevale che, nonostante l’età, non si perdeva mai d’animo. La longevità, nel suo caso, è stato un “vizio” di famiglia. Sua madre morì a 100 anni ed ora anche lui lascia un mondo che ha amato fino alla fine tanto da diventare il simbolo e l’icona di intere generazioni che oggi piangono la sua morte.

Andrea D’Aurelio

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