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SULMONA – Si sono messi subito in contatto con l’avvocato per rivedere la pratica ed avviare le verifiche del caso. L’Enel corre ai ripari dopo il contratto “firmato”, si far per dire ovviamente, da un sulmonese deceduto da due anni. Il caso, portato all’attenzione da Onda Tg, non è passato inosservato tant’è che l’azienda si è messa subito in contatto con l’avvocato Catia Puglielli, che si sta occupando dell’incredibile vicenda, per richiedere tutti i dati necessari per una verifica più accurata. Il caso è finito anche sul tavolo della Procura della Repubblica e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Tutto è cominciato quando un sulmonese si è ritrovato a minacciare di adire le vie legali per far annullare un contratto che sarebbe stato firmato da suo padre, deceduto ad agosto 2016. Incredibile ma vero. Secondo il 63 enne “Enel Energia avrebbe violato i dati personali e, ignorando il dato del decesso, ha proceduto all’attivazione del contratto”. A nulla sono valse le contestazioni del sulmonese che, nonostante la produzione del certificato di morte e la contestazione della firma direttamente agli uffici dell’ente, non è riuscito a ottenere l’annullamento del contratto. L’uomo ha minacciato quindi di adire le vie legali se non verrà annullato il contratto, dietro risarcimento dei danni morali e pagamento delle spese legali. “Mi ha contatto l’azienda che sta avviando gli accertamenti del caso per individuare una soluzione”- ha fatto sapere l’avvocato Catia Puglielli che nei giorni scorsi aveva riferito di altri casi avvenuti nel circondario.

Andrea D’Aurelio

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