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SULMONA – Da Palazzo San Francesco arriva l’ultimatum per il pagamento della tassa sui rifiuti ma sull’immobile esiste un’ordinanza di sgombero, almeno da dieci anni, perché l’abitazione è risultata inagibile dopo il terremoto del 2009. La vicenda che ha dell’incredibile vede protagonista Pamela Pantaleo, 37 enne di Sulmona, destinataria di una lettera raccomandata partita dal Comune. Secondo gli uffici comunali di Palazzo San Francesco la donna, per giunta sorella di Panfilo Pantaleo ( intestatario dell’immobile da sgomberare e deceduto nel giugno 2015) deve pagare la Tari entro trenta giorni, pena l’attivazione di tutte le procedure che porterebbero l’ente ad adire le vie legali. Ma è evidente che qualcosa non va. Come si può sollecitare il pagamento delle Tari in un’abitazione che deve essere sgomberata e quindi chiusa? Un particolare che è stato fatto subito notare dalla 37 enne al Comune di Sulmona. “Innanzitutto non riesco a capire il perché sono stata raggiunta da questa missiva visto che non sono erede”- interviene la giovane a Onda Tg- “questa vicenda sembra non aver mai fine. Mi chiedono di pagare la Tari su una casa che ci hanno chiesto di lasciare perché danneggiata dal sisma. Quando ho parlato con il funzionario mi è stato detto che il settore preposto non sapeva nulla dello sgombero. Eppure ci sono voluti anni per accelerare le pratiche ( i lavori devono ancora partire, ndr) e in tutto questo tempo abbiamo continuato ad affrontare delle spese”. La storia è quella già raccontata da Onda Tg nel novembre 2017. Tutto comincia il 15 maggio 2009 quando arriva un’ordinanza di sgombero per la loro casa e per altre abitazioni di via Gorizia. L’11 luglio 2013 l’ufficio sisma si fa inoltrare il quadro economico nonchè la pianificazione per l’erogazione dei fondi per la riparazione degli immobili privati danneggiati. Il 16 gennaio 2015 dal Comune di Sulmona viene chiesta la documentazione integrativa ai fini della trasmissione della pratica all’Utr di Goriano Sicoli. A giugno del 2015 muore il proprietario dell’abitazione che si era accollato le spese delle varie utenze nonostante l’ordinanza di sgombero. La palla passa ai familiari che due anni più tardi, nel 2017, alzano la voce e chiedono l’immediata apertura del cantiere. Lo scorso 7 maggio arriva la ciliegina sulla torta: il sollecito del comune di Sulmona per il pagamento delle Tari. Verrebbe da dire oltre il danno la beffa.

Andrea D’Aurelio

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