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SULMONA – E’ deceduto due anni fa ma secondo l’Enel lo scorso mese di settembre avrebbe sottoscritto un contratto per la fornitura di energia elettrica nella sua abitazione di Sulmona. Quando l’erede contesta subito l’atto, che per evidenti motivi non poteva essere stipulato, non ottiene la disponibilità per l’annullamento. Finisce sul tavolo della Procura della Repubblica e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato la vicenda che vede protagonista un sulmonese che si ritrova a minacciare di adire le vie legali per far annullare un contratto che sarebbe stato firmato da una persona deceduta. Incredibile ma vero. Secondo il 63 enne “Enel Energia avrebbe violato i dati personali e, ignorando il dato del decesso, ha proceduto all’attivazione del contratto”. A nulla sono valse le contestazioni del sulmonese che, nonostante la produzione del certificato di morte e la contestazione della firma direttamente agli uffici dell’ente, non è riuscito a ottenere l’annullamento del contratto. “Non è il primo caso che si verifica nel circondario. Pare che si tratta di una pratica commerciale scorretta. Va fatta particolare attenzione a tutte quelle persone anziane che non sono in grado di effettuare controlli specifici sulle bollette”- interviene l’avvocato del foro di Sulmona, Catia Puglielli, che si sta occupando del caso. Il sulmonese ha minacciato di adire le vie legali se non verrà annullato il contratto che fa riferimento al padre, deceduto nel 2016, dietro risarcimento dei danni morali e pagamento delle spese legali.

Andrea D’Aurelio

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