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SULMONA – In dirittura d’arrivo la gara europea per l’affidamento del servizio di refezione scolastica. E’ uno degli impegni presi ieri mattina dall’assessore comunale alle politiche dell’istruzione, Piero Fasciani, nel corso dell’incontro con la Dirigenza dell’Istituto Mazzini-Capograssi. L’assessore si è recato personalmente nei Musp dell’ex Caserma Cesare Battisti per verificare la situazione e per una ricognizione delle criticità. Uno dei temi posti sul tavolo è quello del servizio mensa, pensando ai ritardi e al continuo ricorso al panino che hanno accompagnato l’inizio dell’anno scolastico. “Il via libera è stato già dato da tempo. Ma a brevissimo saremo in grado di partire con la gara europea. Gli uffici comunali stanno predisponendo gli ultimi atti”- spiega Fasciani. La Segretaria Comunale di Palazzo San Francesco, Nunzia Buccilli, aveva già apportato migliorie alla gara pluriennale. Le famiglie avranno infatti la possibilità di prenotare i buoni pasto in modo digitale attraverso un software di cui si sta dotando il Comune di Sulmona. Come pure, sempre sulla piattaforma digitale, si potranno gestire i pagamenti. Come e quando questo sarà possibile? Ancora è dato saperlo perché l’iter per l’indizione della gara d’appalto, il cui impulso arrivò dall’ex vice sindaco Mariella Iommi, è ancora in corso seppur in dirittura d’arrivo. Ma la refezione scolastica non è l’unico problema per i Musp. In passato c’è stato il disagio della porta impertinente che resta semichiusa, il problema dell’illuminazione poi risolto e i problemi strutturali legati al maltempo. “Ho ascoltato la Dirigente e grossi disservizi fortunatamente non ce ne sono. Certo la sede storica della Masciangioli è sicuramente più agevole ma quella è un’altra storia”- ha concluso Fasciani. L’apertura del cantiere nell’edificio scolastico di viale Mazzini resta un tasto dolente perché bisogna chiudere la trattativa fra ditta e Comune. L’impresa ha chiesto più fondi e messo delle riserve visto che l’appalto è stato aggiudicato nel 2016. Ci vorranno almeno una ventina di giorni se tutto va bene.

Andrea D’Aurelio

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