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SULMONA- Sei lunghi mesi di acquisizione di dati, accertamenti, servizi di osservazione, controllo e pedinamento, riprese video, attività tecnica di intercettazione telefonica e ambientale, tracciamento e controllo di tutti i movimenti. Procura della Repubblica e Guardia di Finanza di Sulmona hanno presentato il conto, in queste ore, dell’operazione che ha dato un colpo duro allo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio. L’inchiesta entra nella fase decisiva dopo l’arresto di cinque persone. Le prime due custodie cautelari in carcere sono scattate lo scorso 2 ottobre. A finire in manette sono stati l’economo del Comune di Sulmona, A.D.P. e il corriere romano, A.E., beccati in flagranza dai finanzieri proprio nel momento in cui veniva scaricato nel garage del dipendente comunale un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 1,5 kg di cocaina purissima, 14 kg di hashish, 13 grammi di marjuana oltre a denaro contante. L’altro giorno le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate a D.M. e G.P., giovane coppia di Sulmona e al legale di M.L.D., la “mente” dell’intera operazione e il destinatario del carico di droga che si è reso irreperibile e quindi latitante. Le forze dell’ordine lo stanno cercando in tutta Italia. Secondo gli investigatori sarebbe proprio il soggetto ricercato il fulcro dell’ organizzazione dedita allo spaccio in città che si occupava di reperire la droga affidandosi a una serie di “pedine” per smistarla ai consumatori. Due di queste erano D.M. e G.P, soprattutto la prima, persona addetta alla consegna della sostanza stupefacente. Tant’è che proprio sulla donna avevano puntato il mirino gli uomini del comandante Arianna Siracusa seguendone costantemente gli spostamenti con una sofisticata apparecchiatura Gps, fino a documentare numerose cessioni di droga effettuati nei mesi scorsi ad alcuni assuntori di Sulmona. Almeno tre. Persone che non sono state incriminate proprio perché hanno acquistato la sostanza. Era lei che doveva ritirare il consistente carico di droga sequestrato nel garage dell’economo. Ma quando è arrivata nell’abitazione del dipendente comunale non ha trovato più nulla perché la guardia di finanza aveva già fatto il blitz. L’analisi delle immagini oggetto di videoripresa chiarisce che la 35 enne di Sulmona effettua il sopralluogo presso il garage dell’economo, che nelle intercettazioni viene definito “furbetto”, ma rimane chiusa all’interno dell’area condominiale di tutti i garage dell’immobile. Alla domanda del pregiudicato “sei uscita?”, la ragazza avrebbe risposto “ma che so uscita. Sto … non si affaccia nemmeno. Mi sto a sentì male qua”. E nel motivare l’esigenza di custodia cautelare in carcere il gip Marco Billi, ha sottolineato soprattutto per M.L.D. “una recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale, essendosi reso protagonista di condotte delittuose in passato anche quando era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare”. Per quanto riguarda gli altri due il gip sottolinea che gli stessi hanno custodito in casa lo stupefacente da cedere a terzi, provvedendo presso il proprio appartamento al confezionamento di dosi singole e talvolta ricevendo in casa i consumatori. L’interrogatorio di garanzia per G.P. si svolgerà martedì mentre per la giovane sarà il Gip del Tribunale di Chieti a decidere.

Andrea D’Aurelio

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