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SULMONA – Diagnosi non ancora effettuate e tempi di attesa troppo lunghi. Non si placano le polemiche sul servizio di neuropsichiatria infantile nella Asl di via Gorizia con le famiglie che restano sul piede di guerra e il Tribunale per i diritti del malato che torna ad incalzare i vertici dell’azienda sanitaria, sollecitando l’immediata risoluzione del problema. Il Direttore Sanitario della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Teresa Colizza aveva annunciato la sostituzione del neuropsichiatra che si è assentato per malattia e negli ultimi tempi viene sostituito da una dottoressa che garantisce il servizio ogni 15 giorni. Nonostante le rassicurazioni i problemi continuano e le famiglie ricorrono alle vie legali. “Ho ricevuto diversi incarichi di questo tipo dal momento che richieste di diagnosi presentare a dicembre restano ancora inevase con tutte le conseguenze del caso”- afferma l’avvocato del Tdm Catia Puglielli che non ci sta a far passare in sordina il disservizio. “La Asl intervenga immediatamente per risolvere il problema. Non bastano più rassicurazioni, dalle parole bisogna passare ai fatti”- aggiunge il legale. Le famiglie peligne sono state costrette a bussare alle porte del Tdm per denunciare i numerosi problemi che ha comportato l’erogazione a singhiozzo del servizio soprattutto nell’ambiente scolastico dove, in riferimento al percorso didattico del minore, è necessario esibire una relazione medico-legale che non può essere rilasciata se le terapie non vengono effettuate con regolarità.

Andrea D’Aurelio

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