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SULMONA – “Non occupare ma liberare gli ingressi delle abitazioni ove vivono persone con disabilità psico-motorie”. L’associazione Aias, all’indomani dell’ondata di gelo e maltempo, presenta il vademecum agli amministratori comunali per rendere la città più accessibile ai disabili anche quando cade la coltre bianca e rilancia il progetto del censimento dei diversamente abili, utile anche in casi di difficoltà o emergenza. L’Associazione presieduta da Sante Ventresca non chiede di togliere la neve dall’abitazione alla strada, ma è opportuno informare gli autisti dei mezzi spazzaneve di non accumulare la neve della strada davanti i cancelli ma trasportarla fra un cancello e l’altro o addirittura nell’aperta campagna, ove possibile, specialmente nelle frazioni”. Ma come riconosce una abitazione dove vive un disabile? “In mancanza di un censimento reale dei disabili, in particolare, dei più gravi” conclude Ventresca “ proponiamo agli interessati o di segnalare l’ingresso dell’abitazione ove vive il diversamente abile ad esempio con un contrassegno rosso oppure di telefonare ai volontari di protezione civile, indicando la via e il numero civico dell’abitazione”. Piccoli accorgimenti che arrivano però da chi vive e lavora con i disabili.

Andrea D’Aurelio

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