SULMONA – “La composizione del Consiglio Direttivo della Azienda Regionale di gestione integrata dei rifiuti (AGIR) sia sottratta ai minuetti dei partiti sulla ricerca della maggioranza necessaria alla elezione dei suoi membriâ€. Comincia così la nota del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Elisabetta Bianchi che chiede di innovare la relativa legge regionale. Non a caso la Valle Peligna si era spaccata per le nomine Agir e sul metodo da usare la Bianchi non le manda a dire. “Il voto ponderale dei Comuni non assicura la effettiva rappresentanza ed è pertanto da innovare la legge istitutiva regionale n.36/13 ed il relativo schema di convenzione, peraltro passato al vaglio dei Consigli Comunali che lo hanno approvato, nella parte in cui non prevede che i Comuni sede di impianto di lavorazione e smaltimento dei rifiuti debbano essere membri di diritto nel Consiglio Direttivo cui poi si aggiungono quelli eletti nella assemblea dei Comuni sociâ€- fa notare la consigliera rimarcando anche che “il meccanismo di rappresentanza oggi previsto espone invece i territori sede di impianti, come il rinvio di questa occasione elettorale ha dimostrato, alla necessità di ricercare di volta in volta alleanze politiche, più o meno discutibili, per evitare di essere esclusi dall’organo che ha funzioni direttive e di controllo sulla attività di una agenzia alla quale sono obbligati a partecipare ed alla quale viene trasferito l’esercizio della competenza ad essi spettanti in materia di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione dei rifiutiâ€. Secondo la Bianchi “è di tutta evidenza come la gestione dei rifiuti, che è materia nevralgica per le comunità riunite nell’AGIR non possa essere soggiogata dai rapporti di forza politica regionali e locali ma debba essere invece elevata ad un piano superiore che preveda innanzitutto come bene primario da tutelare la salvaguardia e dignità dei comuni sede degli impianti di rifiuti riconoscendo agli stessi maggiore e stabile rappresentanza negli organi dell’agenzia che può essere assicurata e compensata solo con il riconoscimento del Legislatore Regionale della titolarità di diritto nel Consiglio Direttivo dei Comuni sede di impianti di lavorazione e smaltimento rifiutiâ€- conclude nella nota.
Andrea D’Aurelio