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SULMONA – Aveva programmato il parto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila ma non ha fatto in tempo ad arrivare al capoluogo di regione. Il fuori programma di questa notte ha spinto una donna di Sulmona a chiedere aiuto al reparto di ostetricia e ginecologia del nosocomio peligno che ha salvato sia la puerpera che il bambino, il piccolo Antonio Langone, venuto alla luce alle 23,18 di ieri dopo un parto d’urgenza. E’ il settimo nato della nuova annata che ha aperto una giornata movimentata e fruttuosa per il reparto che ha appeso almeno tre fiocchi in poche ore. Tutto è cominciato ieri sera quando la donna aveva avvertito dei dolori per l’improvviso distacco della placenta a 35 settimane. E’ iniziata la corsa verso l’ospedale. La donna perdeva sangue. I medici e gli operatori del punto nascita hanno quindi provveduto ad eseguire un taglio cesareo urgente che è andato a buon fine. E’ nato il piccolo Antonio. Pesa 2kg 510 ed è un bellissimo bimbo. “Io dovevo partorire all’Aquila per ragioni personali ma questa notte sono dovuta scappare in ospedale. La fortuna è stata di aver trovato il reparto attivo e funzionante che è stato fondamentale per salvare la mia vita e quella del mio bambino”- ha commentato la donna dal letto del nosocomio. Una storia che balza agli onori delle cronache per ribadire di nuovo l’importanza della presenza di un punto nascita che è stato già inserito nel nuovo piano sanitario regionale ma che necessita della proroga da parte del Ministero, la cui richiesta sul tavolo di monitoraggio è arrivata oltre il termine di scadenza utile da parte della Regione. Nei prossimi giorni ci sarà la consegna del nuovo macchinario di ultima generazione e l’auspicio è che il punto nascita resti attivo per sempre, a prescindere dai colori e dalle programmazioni politiche.

Andrea D’Aurelio

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