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SULMONA – La minoranza glissa la proposta del consigliere comunale Andrea Ramunno che ha invitato il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ad aprire il confronto alle forze politiche di opposizione. Non ci sta il gruppo consiliare del Pd che, tramite il suo capogruppo Antonio Di Rienzo, fa sapere di non voler dare l’appoggio alla maggioranza Casini. “Assolutamente no. Non ne vogliamo sapere”- taglia corto Di Rienzo spiegando che non ci sono le condizioni per aprire alla maggioranza. La proposta di addivenire a una giunta di salute pubblica fu proprio la sua ma venne lanciata un anno fa all’indomani degli incendi del Morrone. Per Di Rienzo, Ranalli e Di Masci ora lo scenario è cambiato e un appoggio alla maggioranza non si può proprio dare. Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo di Sbic, Maurizio Balassone, secondo il quale una proposta del genere non può trovare accoglimento. Discorso a parte per Mauro Tirabassi di Alleanza per Sulmona che ha già abbandonato la coalizione civica “Noi per Sulmona” il 20 aprile scorso, provocando le dimissioni in Giunta dell’ex vice sindaco Mariella Iommi. “E’ il sindaco che si è dimessa e a noi non ci ha chiamato nessuno. Se il sindaco vuole andare a casa, questa rimane una proposta di Ramunno. Al momento non ci sono le condizioni”- spiega Tirabassi. Più pungente Francesco Perrotta che non risponde con un si o con un no ma comunque dice la sua. “Che facessero loro”- incalza il consigliere di minoranza- “anche perché in questo periodo loro se la cantano e loro se la suonano”. E riflette sul ruolo che Sulmona sta ricoprendo nel panorama politico regionale e non solo. “Ci hanno tolto altri 400 mila euro per l’ospedale e nessuno dice nulla”- aggiunge Perrotta. Solo per citare un caso. La chiosa è affidata al capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi che nei giorni scorsi già ha avuto modo di dire la sua. “Io non ho ancora capito qual è il casus belli (caso di guerra ndr) che ha scoperchiato questo disastro”- conclude la Bianchi- “Ramunno sta facendo una proposta su scuole, Snam e ospedale che sono tutti cavalli di battaglia della minoranza. E’ la maggioranza che deve stilare una piattaforma e deve proporre dei contenuti. Siamo di fronte alla solita iattanza amministrativa”. La minoranza quindi ristabilisce i confini e non ha nessuna intenzione di prendere parte- come ha detto in un altro passaggio la Bianchi- “a questo tavolo di malgoverno”.

Andrea D’Aurelio

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