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SULMONA – Anche Sulmona e la Valle Peligna dentro la lista dei siti a rischio di contaminazione in Abruzzo. Non solo Bussi: sono 864 i siti contaminati (159) o potenzialmente contaminati (705) in Abruzzo. La Regione approva con delibera l’aggiornamento dell’Anagrafe dei siti: in testa la provincia di Chieti (271), seguono Pescara (254), Teramo (211) e L’Aquila (128). Solo 17 siti hanno concluso la procedura di bonifica, altri 233 sono risultati non contaminati. Nell’elenco ci sono anche siti peligni a rischio di contaminazione: 2 a Sulmona, 3 a Pratola Peligna, 1 a Roccacasale, 1 a Corfinio e 2 a Raiano. Non si può dire che l’Alto Sangro sia esente dal rischio di contaminazione, stando almeno all’elenco pubblicato dall’associazione Forum H20. Fra Castel Di Sangro e l’altopiano delle Cinquemiglia ci sarebbero almeno altri due siti a rischio. L’amaro report che arriva deve sicuramente spingere a una riflessioni le istituzioni preposte ma anche quegli amministratori che difendono l’ambiente solo in campagna elettorale o in talune manifestazioni. Per il forum H20 “manca completamente una sorveglianza epidemiologica e le ASL abruzzesi e la regione stessa non sono attrezzate per far fronte a queste problematiche che spesso, come dimostra lo studio Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità, possono avere impatti seri sulla popolazione”. Come pure secondo l’associazione “la stragrande parte dei comuni non è in grado di far fronte alle procedure di bonifica mancando di specialisti e di risorse economiche. A volte, però, comuni più grandi che potrebbero senz’altro affrontare la situazione prendono scuse ridicole, impiegando denaro in altri settori, feste e rotatorie comprese”.

Andrea D’Aurelio

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