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SULMONA – E’ stato condannato a nove anni di reclusione M.C.M., il cuoco che lo scorso 17 giugno travolse a un posto di blocco nel bergamasco il Carabiniere sulmonese, Emanuele Anzini.  Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Bergamo,  ha pronunciato questa mattina la sentenza di condanna a carico dell’imputato,  dopo la celebrazione del rito abbreviato.  Il cuoco, attualmente all’obbligo di firma, era accusato di omicidio stradale, aggravato dall’omissione di soccorso e dalla guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale.  E’ stato condannato a 8 anni per la morte di Anzini e un anno per resistenza a pubblico ufficiale. L’accusa aveva chiesto 9 anni e 4 mesi. Il cuoco è tenuto anche a un risarcimento di 80 mila euro come provvisionale per la parte civile. La figlia del Carabiniere Sara Anzini, difesa  dall’avvocato Armando Valeri, ha assistito all’intera udienza, accogliendo con favore la decisione del Gup. “La condanna evidentemente severa, seppur accolta con soddisfazione e per quanto possa risultare apparentemente appagante, non lenisce nemmeno in minima parte il profondo dolore che provo per la perdita di mio papà. L’auspicio è che pene così tanto severe possano essere da deterrente di molti affinchè evitino di porsi alla guida sotto l’effetto di alcool e sostante stupefacenti”- ha dichiarato la giovane che proprio ieri in una lettera aveva gridato giustizia. Secondo quanto ricostruito nel corso dell’inchiesta, quella notte il 34enne, che aveva riavuto la patente solo da tre mesi dopo che gli era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza, al termine di una serata di eccessi si era messo al volante della sua Audi A3. Alle 2.57, giunto all’altezza del distributore Erg in via Padre Albisetti a Terno d’Isola, la Provinciale che da Presezzo porta a Sotto il Monte, l’appuntato Emanuele Anzini, appostato con un collega per un pattugliamento, gli aveva intimato l’alt. Il giovane cuoco, che a dicembre era stato denunciato per omissione di soccorso dopo essere fuggito da un incidente con una donna, aveva però proseguito la sua corsa senza nemmeno frenare e travolgendo il militare, che indossava la pettorina fluorescente: il corpo di Anzini finì sul parabrezza, sfondandolo, prima di essere trascinato per alcuni metri.  Dai primi accertamenti venne fuori che il cuoco aveva un tasso alcolico di 2,97 grammi per litro, quando il limite di legge è 0,5.  Dopo essersi dato alla fuga l’uomo è tornato indietro e fu arrestato dalla Polizia stradale. Oggi la condanna a nove anni di reclusione.

Andrea D’Aurelio

(Foto Fanpage)

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