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SULMONA – “Il sindaco di Sulmona si faccia capofila dei sindaci della Valle Peligna e dei comuni della tratta Sulmona-Pescara per chiedere alla Regione Abruzzo e a Trenitalia di rivedere l’impianto dell’orario invernale in modo da renderlo più rispondente alle esigenze dei pendolari”. Lo chiede il comitato spontaneo dei passeggieri della tratta ferroviaria Sulmona-Pescara che già sono sul piede di guerra per il nuovo orario invernale di Trenitalia che entrerà in vigore il prossimo 11 dicembre. I pendolari lamentano, in particolare, la soppressione di 6 treni, di cui 4 ad altissima incidenza pendolari, tra cui quello che parte da Sulmona 7:25 e arriva a Chieti 8:15 e Pescara 8:30, vitale per lavoratori e studenti; allungamento dei tempi di percorrenza della tratta. Si va infatti da 1 ora e 22 minuti fino a 1 ora e 37 minuti per una media di 1 ora e 27 minuti, 15 minuti in più rispetto alla media attuale. “Dieci anni fa per raggiungere Pescara da Sulmona il treno impiegava poco più di un’ora”- fanno notare i pendolari- che contestano anche l’aumento del 10/15% del biglietto ordinario di viaggio. “L’orario invernale varato da Trenitalia e Regione Abruzzo mostra la totale insensibilità della società e dell’istituzione regionale alle ragioni e alle istanze di migliaia di lavoratori e studenti”- tuonano i passeggeri. “La soppressione dei treni, inoltre, non porterà ad un miglioramento del materiale rotabile, che rimarrà lo stesso a fronte di una utenza costretta a subire un riduzione dell’offerta”- aggiungono- facendo notare come “di fatto il nuovo orario penalizza fortemente i pendolari abruzzesi. Si tratta di un evidente arretramento delle politiche regionali in tema di mobilità: si va dalla riduzione dei treni, alla scarsa capacità del nuovo orario di rispondere a pieno alle esigenze dei pendolari fino al colpevole allungamento dei tempi di percorrenza”.

Andrea D’Aurelio

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