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SULMONA – La consegna del nuovo ospedale slitta al prossimo 4 dicembre ma l’apertura definitiva dipenderà dai tempi tecnici della burocrazia anche se la Asl spera nell’inaugurazione per metà febbraio. E’ quanto comunica l’azienda sanitaria che ha presentato lo screening di quello che sarà il nuovo ospedale per rispondere a chi lo ha definito “una scatola vuota”. Il fabbricato e’ costato circa 20 milioni di euro, erogati da finanziatori privati. La struttura e’ stata realizzata dal raggruppamento d’imprese Inso Spa (Firenze) ed Edilfrair (L’Aquila) mentre i soggetti che hanno finanziato l’opera sono stati Iccrea Bancaimpresa (capogruppo) e Sardaleasing. La carica di responsabile unico del procedimento, per conto della Asl, e’ stata assunta dal geometra Antonio Ioannucci mentre l’ing. Donato Romano (Ets engineering and technical services di Bergamo) e’ stato il direttore dei lavori. La superficie complessiva del nuovo presidio e’ circa 10.000 metri quadrati, ‘spalmati’ su un seminterrato e 3 piani. L’ospedale mantiene la dotazione di 160 posti letto, di cui 126 ubicati nel nuovo fabbricato. Le stanze di degenza sono composte per lo piu’ da due posti letto e in alcuni casi solo da uno e dispongono di un apparecchio Tv e di altri accessori per rendere piu’ confortevole la degenza. All’interno della nuova struttura la collocazione dei reparti sara’ la seguente: piano interrato: mensa ospedaliera e depositi; piano terra: farmacia ospedaliera, pronto soccorso e radiologia; primo piano: cardiologia, ortopedia e Utic; secondo piano: chirurgia generale, neurologia, otorino/oculistica e urologia; terzo piano: lungodegenza, medicina generale e reparto dei detenuti che avra’ 2 stanze (con 3 posti letto) e una terza riservata al personale di sorveglianza. Investiti circa 2 milioni e 800 mila euro per macchinari di ultima generazione. Il Direttore Generale della Asl Rinaldo Tordera parla di obiettivo centrato mentre l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci fa riferimento al “modello Sulmona che e’ la risposta piu’ efficace alla penuria di risorse pubbliche e alla necessita’ di dotare la Regione di strutture all’avanguardia”. Ma il richiamo ai tempi tecnici della burocrazia, che separano la consegna del nuovo corpo ospedaliero all’inaugurazione, non lasciano tranquilli gli addetti ai lavori che vogliono sapere quali sono le pratiche ancora da esperire. Il Tdm ha già presentato istanza di accesso agli atti.

Andrea D’Aurelio

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