SULMONA – Valorizzare i mercati storici e le fiere su aree pubbliche che dall’epoca di Federico II caratterizzano la Città di Sulmona; agevolare l’associazionismo tra gli operatori per valorizzare ogni angolo della Città ; attivare politiche economiche a favore dei giovani che vogliono operare nel commercio, con azioni finanziate dal microcredito. Queste sono solo alcune delle proposte che arrivano sul tavolo della Giunta Casini da Confesercenti e Centro studi Cescot nell’ultimo report che rilancia l’allarme sul futuro delle piccole e medie imprese e sui negozi di quartiere. “Se si spengono i negozi, si spegne la città – ha spiegato il Vice Presidente della Confesercenti provinciale Pietro Leonarduzzi –Questo sarebbe un danno economico ma anche sociale, soprattutto per quelle fasce svantaggiate, a cominciare dagli anziani, che hanno visto chiudere i negozi sotto casa, sostituiti da mega strutture alle periferie cittadineâ€. “La situazione delle piccole imprese commerciali dei centri urbani appare grave anche ai consumatori – puntualizza Angelo Pellegrino del Centro Studi Cescot di Sulmona – la rete di negozi del commercio di vicinato sia indebolita rispetto agli scorsi anniâ€. Confesercenti e Cescot presentano una sorta di vademecum all’amministrazione comunale per cercare di invertire la rotta. Nelle nove proposte, oggetto di dialogo più intenso con istituzioni e associazioni, Leonarduzzi e Pellegrino chiedono di rafforzare la crescita economica e i consumi; abbassare la pressione fiscale sulle famiglie e imprese; combattere più efficacemente il commercio illegale e abusivo con la “sharing economyâ€; accentuare lo studio dello sviluppo del marketing territoriale ed urbano di tutto il territorio della città di Sulmona; ripensare la gestione delle risorse di mercato; definire politiche attive e incentivi fiscali per le piccole imprese commerciali indipendenti come l’abbattimento dei canoni di locazione, supportare le piccole imprese ad affrontare la sfida del commercio elettronico e dell’innovazione.
Andrea D’Aurelio
