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SULMONA – “Un viaggio della speranza” per i passeggeri della tratta ferroviaria Sulmona-Avezzano nella corsa delle 6.45 di questa mattina. Odore acre di nafta nei vagoni, stessi treni e tempi di percorrenza di 28 anni fa. A scattare l’amara fotografia è l’agente di polizia penitenziaria e sindacalista Mauro Nardella, che stamane si è ritrovato sui quei vagoni. Un viaggio da dimenticare per Nardella che ha voluto denunciare tutti i disservizi in una nota che riceviamo e pubblichiamo: “Stamattina, dopo tanti anni, ho voluto riappropriarmi del sapore di un viaggio in treno. Il gusto di farlo aveva dapprima preso il sopravvento salvo poi essere completamente soverchiato nel momento in cui prendevo posto – racconta Nardella – Ad un’iniziale tuffo nel cuore, dettato dall’aver ritrovato la stessa tipologia di treno che nel 1989 mi aveva condotto dalla mia amata Puglia a L’Aquila e nello scoprire un personale gentile e più elegante, è andata subentrando una sempre crescente delusione derivante dal fatto che un puzzo di nafta bruciata, che da subito ha invaso le mie narici e che mi ha accompagnato per l’intero viaggio, rendeva irrespirabile l’aria nei vagoni. Sarebbe stato interessante effettuare per meglio capire che cosa avesse prodotto il sottostare al respiro di questa insalubre aria in un’ora e venti circa di viaggio (sembra che sia addirittura peggiorato il tempo di percorrenza rispetto a quasi 30 anni fa), effettuare test di fisiopatologia respiratoria. Così come sarebbe stato interessante fotografare la reazione della persona con la quale mi sono dovuto incontrare nell’attimo in cui, nel salutarmi, ha respirato il profumo dei miei vestiti impregnati di smog. Insomma un viaggio in acre-dolce anche se più che al mio stato d’animo sono stato a pensare a quello delle persone sono costretti a prendere il treno tutti i giorni, personale in servizio compreso”.

Andrea D’Aurelio

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