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SULMONA -  Insultano gli agenti del Commissariato di Sulmona rei di essere arrivati in ritardo sul luogo della maxi aggressione e, nel corso del dibattimento processuale, presentano le scuse formali tramite i loro legali. Ma solo uno dei due poliziotti offesi le accetta, stando almeno al riscontro degli atti E’ attesa per il prossimo 2 dicembre la sentenza per due giovani di Sulmona, F.M. e S.P, finiti sotto processo con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. I fatti risalgono al 20 settembre 2016 quando, nel corso di una mega aggressione nei pressi del complesso monumentale dell’Annunziata che ha coinvolto numerose persone, i due erano seduti al bar e hanno assistito alla lite furibonda che è iniziata in vico dell’ospedale per poi finire in uno dei locali vicini. Nella rissa-aggressione non erano coinvolti ma si sono quindi prodigati per soccorrere la persona ferita. All’arrivo della volante della Polizia che è intervenuta sul posto per i rilievi di rito e per identificare e ascoltare le persone presenti al momento del fatto i due giovani- stando al quadro accusatorio- avrebbero offeso gli agenti in servizio con frasi poco eleganti. Da “guarda quanto siete belli vi scatto una foto” per passare poi all’offesa più pesante del tipo “poliziotti di merda levatevi sta divisa”. Gli animi si accendono tant’è che i due poliziotti hanno deferito entrambi i sulmonesi per oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e per essersi rifiutati di declinare le rispettive generalità. Dal momento che l’oltraggio al pubblico ufficiale si può estinguere con la condotta riparatoria gli avvocati dei due imputati, Stefano Michelangelo e Serafino Speranza, hanno inviato una lettera di scuse formali alla Polizia per gli atteggiamenti assunti quella notte dai loro assistiti. Una linea difensiva ben precisa finalizzata a ottenere l’assoluzione. “Non sono scuse per ammissione di colpa ma solo scuse formali” – fanno sapere i legali. Per la notifica delle missive al Commissariato  il giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, ha concesso il rinvio per la discussione del processo come richiesto dalla difesa. La sentenza arriverà il prossimo 2 dicembre. Solo allora si saprà con precisione se quelle scuse bastano per estinguere il reato.

Andrea D’Aurelio

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