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SULMONA – Grandi numeri, locali pieni e oltre 7,5 milioni di euro spesi in città dall’associazione Giostra nel corso di venticinque anni senza considerare il sostanzioso indotto creato dai Borghi e Sestieri nel corso di ogni anno. Il consuntivo arriva dall’associazione Giostra Cavalleresca al termine di due settimane intense. D’altronde ogni bilancio si può tracciare solo con il clima giusto. A bocce ferme e mente lucida mentre in piazza Garibaldi si continuano a smantellare le tribune. Arriva il magone e un pizzino di nostalgia perché è innegabile la “metamorfosi” della Giostra che, al di là dei numeri, si riconosce sui volti delle persone, dei tantissimi volontari dei borghi e sestieri che lavorano dietro le quinte per arrivare ai grandi appuntamenti dell’estate. Eppure in città c’è chi si continua a domandare se la Giostra porta un risvolto economico al territorio. La risposta forte e chiara è arrivata dal Presidente Maurizio Antonini. “Se pensiamo che il bilancio consuntivo annuale della nostra associazione si aggira sui 300mila euro e, di questo solo i 60 mila necessari per le tribune vanno fuori dalla Valle Peligna, si comprende come, nel corso di 25 anni, la Giostra abbia lasciato in questo territorio qualcosa come 7,5 milioni di euro. Se poi aggiungiamo anche i sette Borghi e Sestieri che hanno un fatturato annuo di circa 20mila euro ciascuno, sono 140mila euro, ogni anno, lasciati alla città. Mi è solo dispiaciuto vedere negozi chiusi domenica pur con tante persone presenti a Sulmona”- interviene Antonini annunciando pure che entro dicembre si terranno altre due manifestazioni per chiudere il venticinquennale dell’associazione. E’ stato l’anno della Regina Giovanna, Simona Ventura, che ha amato più la città che il suo ruolo, seppur ben interpretato. E’ piaciuta la fiera medievale che ha catapultato la città nel medioevo e si continuerà a lavorare alla Fiera storica, quest’anno alla prima edizione, partendo dalla richiesta di chiudere l’intero centro storico alle auto, nei giorni del suo svolgimento per ricreare appieno l’atmosfera di un borgo medievale. Al vaglio ci sono anche l’ipotesi di portare a Sulmona una parte del mercato internazionale della rievocazione storica, ”Armi e Bagagli” di Piacenza e alcuni interventi sulla gara della Europea, per darle una sua specificità. Perché è fondamentale guardare la Giostra con gli occhi del turista come pure è necessario dare un riconoscimento ai tanti volontari che spendono tempo ed energie nei borghi e sestieri e nella città. Non a caso il Presidente onorario, Mimmo Taglieri, ha rimarcato che “il volontariato che resta l’elemento fondamentale e insostituibile dell’Associazione non basta più: ci vogliono professionisti che possano trasformare questo progetto in un potente motore turistico-economico che porti alla città il giusto ritorno”. E poi la proposta di istituire altri due borghi che è oggetto di studio da parte del prof. Gildo Di Marco, pioniere della Giostra. Non senza dimenticare il progetto di ampio respira che mira a collegare la stessa Giostra con le altre due grandi realtà della provincia, L’Aquila e Avezzano. Insomma la Giostra cresce e si espande. E con essa la città.

Andrea D’Aurelio

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