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SULMONA –  L’unico medico in servizio, con un contratto in scadenza, si è ammalato e nel reparto di oncologia dell’ospedale di Sulmona gli utenti erano pronti questa mattina a chiamare i Carabinieri per interruzione di pubblico servizio. Un rischio che era dietro l’angolo e che, per fortuna, è stato scongiurato in extremis. Domani la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila nominerà il sostituto per assicurare la continuità delle prestazioni sanitarie in un reparto che, va ricordato, sfiora il collasso. I carichi di lavoro diventano davvero pesanti per l’unica dottoressa rimasta in pianta organica. Con un avviso di mobilità regionale e interregionale, l’azienda sanitaria sta reclutando due Dirigenti medici, uno per l’ospedale di Sulmona e uno per l’ospedale dell’Aquila. Da qui al mese prossimo la situazione non è destinata a migliorare. Ci sarà sempre un medico in dotazione che non basta a gestire i carichi di lavoro intensi. Basta leggere i numeri. Solo a dicembre 2019, nel giro di  venti giorni, sono state 161 le visite effettuate esclusi i piani terapeutici e le altre prestazioni che servono un vasto bacino d’utenza, da Roma a Pescasseroli, passando per Opi e per varie località montane. Un reparto che riveste un ruolo così delicato, per i malati oncologici, non può essere tenuto in attività con un solo medico e con carichi di lavoro che si vanno a ripercuotere inevitabilmente sulle loro esigenze e terapie.

Andrea D’Aurelio

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