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SULMONA – Il Tribunale del Riesame dell’Aquila rigetta il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Sulmona, a proposito dell’operazione denominata “Fenice”, sul caso del 26 enne di Sulmona, E.B., passato dal carcere di via Lamaccio all’obbligo di firma dopo l’alleggerimento della misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale peligno Marco Billi. Il pm Stefano Iafolla, titolare dell’inchiesta, aveva presentato ricorso al Riesame dopo la decisione del giudice che aveva accolto la richiesta di scarcerazione presentata da Stefano Michelangelo, legale del giovane. Il ricorso è stato rigettato e nell’arco di un mese dovranno pervenire le motivazioni. A quel punto la Procura potrà decidere di ricorrere alla Corte di Cassazione o lasciare tutto com’è. Al momento il 26 enne dovrà rispettare l’obbligo di firma, la misura cautelare disposta dal giudice Billi. L’operazione “Fenice”, riguardante il traffico illecito di droga e la tentata estorsione, conta in totale 19 indagati e sette arrestati. Tre si trovano nel carcere di via Lamaccio e tre agli arresti domiciliari. Un’altra persona è stata ristretta invece nel carcere di Regina Coeli. Intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione e pedinamento hanno consentito ai Carabinieri di Sulmona, nell’arco di due anni, di risalire ai presunti responsabili.

Andrea D’Aurelio

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