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SULMONA – Il Pubblico Ministero ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, un operaio di 64 anni di Pettorano sul Gizio accusato di aver ucciso a colpi di pistola un plantigrado nel settembre del 2014, mentre le parti civili hanno chiesto la condanna unitamente al risarcimento che solo un’associazione ha quantificato in 50 mila euro. Si è chiusa così la discussione finale del processo dell’orso ucciso a Pettorano. Nel pomeriggio è attesa la sentenza del giudice monocratico Marco Billi. Nel corso dell’ultima udienza di oggi si sono presentati davanti al giudice i testimoni citati dalla difesa con l’avvocato dell’imputato, Franco Zurlo, che ha chiesto l’assoluzione associandosi al Pm. “Abbiamo il referto medico che attesa che l’imputato si è ferito alla coscia destra e quindi non è esclusa che i colpi sono partiti mentre cadeva. D’altronde non c’è nessuna consulenza balistica che attesta che quei colpi hanno provocato la morte dell’orso”- è intervenuto il legale che ha riferito che in quel periodo erano almeno tre gli orsi che ai aggiravano per Vallelarga e che l’imputato aveva presentato una denuncia contro ignoti per essere minacciato con una lettera anonima in un secondo momento. Se la Procura ha chiesto l’assoluzione le parti civile non ne vogliono sapere sostenendo che “l’orso era di spalle e stava andando via”. L’ultima parola spetta al giudice Billi che fra qualche ora pronuncerà la sentenza.

Andrea D’Aurelio

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