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SULMONA – “Manca poco all’apertura del nuovo ospedale e non vogliamo che resti una bella scatola vuota, sarebbe una beffa a danno della comunità di un vasto territorio montano, che reclama da anni servizi efficienti ed equità nella distribuzione di risorse su base provinciale”. E’ un passaggio della missiva inviata dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini al Manager Asl Rinaldo Tordera, al Direttore Sanitario Asl 1 Teresa Colizza, all’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci e al Direttore Sanitario dell’ospedale dell’Annunziata Tonio Di Biase. La Casini ha chiesto un incontro urgente proprio per il contenitore del nuovo nosocomio che rischia di tradire le attese. Questa amministrazione si è attivata, in questi anni, nel sollecitare assessore regionale, manager Asl1 e dirigenti, per rimuovere le numerose criticità di natura gestionale, come anche carenza di personale in ogni reparto e di investimenti attesi da anni. E’ necessario” prosegue il sindaco “intervenire con urgenza nell’interesse della nostra comunità e avere risposte chiare e concrete. C’è la questione del rinnovo dei primari in tutte le UOC e l’attuazione del piano assunzionale per il quale non si sa quante unità previste andranno a Sulmona, nonché la permanenza di strumentazioni obsolete che non vengono rinnovate, neanche in occasione del trasloco dei reparti nel nuovo ospedale. Ho, inoltre, sollecitato la Regione, con una seconda missiva, e ho chiesto quali atti siano stati adottati per dare seguito alla delibera di Consiglio Comunale inerente l’ospedale di primo livello, approvata lo scorso 10 agosto con la convergenza di tutta l’Assise civica, visti anche gli impegni presi dall’assessore regionale Silvio Paolucci durante la Capigruppo consiliare di luglio scorso nel Comune di Sulmona. Con la stessa missiva” conclude il sindaco Annamaria Casini “ho chiesto al Partito Democratico regionale e locale e al Gruppo consiliare Pd in Regione di farsi parte attiva nel merito e sostenere una modifica del piano di riordino e condividere la battaglia per una piena riqualificazione della nostra sanità”.

Andrea D’Aurelio

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