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POPOLI – “La tragedia del terremoto che ha colpito le aree interne del reatino e delle Marche, a due passi da casa nostra, impone oggi un ripensamento circa la prevista chiusura dell’ospedale civile di Popoli, un centro che si trova tra due faglie, quella aquilana e quella di Sulmona. Al presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso chiediamo di sospendere subito con un atto commissariale il decreto di riordino della rete ospedaliera e i suoi effetti su Popoli che oggi, ancor piu’ di prima, non puo’ perdere il suo pronto soccorso e deve restare un ospedale di base”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali della lista ‘Popoli Prima’ Mario Lattanzio e Vanessa Combattelli. “La gente ha paura, la prospettiva di essere vittime di un evento sismico disastroso non e’ piu’ una ipotesi lontana e irrealizzabile, privare dunque il nostro territorio di una struttura sanitaria di riferimento capace di fronteggiare l’emergenza – osservano – e’ semplicemente irresponsabile. A questo punto, attraverso il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, inoltreremo una apposita istanza al governatore D’Alfonso, istanza che invieremo anche al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Renzi e al ministro Lorenzin perche’, dopo quanto accaduto a pochi chilometri dall’Abruzzo, chi comunque decidera’ di privare la nostra area interna di un ospedale fondamentale, se ne assumera’ la responsabilita’ anche sotto il profilo giudiziario”. “Popoli si trova in una zona geograficamente ad elevato rischio sismico – ricordano i consiglieri Lattanzio e Combattelli – ne abbiamo preso consapevolezza con il terremoto di L’Aquila, nel 2009, e ora ne abbiamo certezza dopo la scossa di ieri che e’ stata avvertita in maniera prepotente dalla nostra popolazione che ora ha paura”. (Red)

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