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POPOLI – “Si sta valutando la possibilità di presentare un esposto denuncia alle autorità competenti per l’interruzione di pubblico servizio nell’ospedale popolese e alla Corte dei Conti per il non utilizzo della risonanza magnetica a Popoli”. Il Movimento Avanti tutta annuncia di ricorrere alla magistratura, a costo di difendere il presidio sanitario, e annuncia le prossime mosse. Entro settembre sarà lanciata la proposta di legge, accompagnata prima da una raccolta firme e poi da una massiccia manifestazione popolare a Pescara. Il Tar Abruzzo ha respinto nei giorni scorsi il ricorso contro il piano sanitario regionale ma il movimento va per la sua strada. Il lancio della proposta di legge avverrà in un’assemblea pubblica, con i sindaci del comprensorio, che si svolgerà entro questo mese. Intanto il movimento ha inviato la propria proposta di riorganizzazione del Presidio Ospedaliero di Popoli ai componenti del tavolo tecnico regionale composto dall’assessore Silvio Paolucci e dai consiglieri Domenico Pettinari, Lorenzo Sospiri, Maurizio Di Nicola, Mario Olivieri, Donato Di Matteo, Alberto Balducci. Il movimento non nasconde il proprio rammarico e disappunto per la mancata convocazione a questo tavolo ricordando che il 14 febbraio scorso in occasione della audizione dei rappresentanti del movimento in sede di conferenza dei capigruppo, la costituzione di tale tavolo tecnico, con la convocazione del movimento, era stata concordata e sottoscritta. “Infine si organizzerà ad ottobre una forte e massiccia manifestazione di protesta a Pescara viste le inadempienze della direzione generale della ASL e le promesse non mantenute del presidente D’Alfonso”- fanno sapere dal movimento.

Andrea D’Aurelio

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