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SULMONA – Prenota una visita pneumologica all’ospedale di Sulmona ma deve ripassare ad aprile 2020, fra un anno e mezzo. Ha dell’incredibile quanto è avvenuto nei giorni scorsi a un sulmonese che ha bussato subito alle porte del Tribunale per i diritti del Malato per riaprire una finestra sulle lunghe liste d’attesa al nosocomio che si estendono, a differenza del passato, su tutte le tipologie di esami. Non solo un’ecografia e un ecocolordoppler con tempi lunghi ma anche per una visita al campo visivo ci vogliono dai cinque ai sette mesi, come aveva denunciato nei giorni scorsi un altro sulmonese. All’elenco delle criticità si aggiungono anche i tempi biblici riservati a una visita pneumologica che viene svolta dal medico specialista in pneumologia, ovvero specializzato nello studio e nella cura delle malattie dell’apparato respiratorio, per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo a carico dei bronchi e dei polmoni. Per accelerare i tempi gli utenti sono costretti a muoversi con i mezzi propri, questa volta verso Pescara, fuori dal parametro della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. “E’ sicuramente un problema che fa riferimento alla carenza di organico ma noi vogliamo capire perché queste lunghe di attese si espandono a macchia d’olio, anche per quelli esami che solitamente richiedono tempi più brevi”- fa notare l’avvocato Catia Puglielli, attivista del Tdm. Nei giorni scorsi sempre il Tdm aveva annunciato di organizzare un incontro con il Direttore Generale della Asl, Rinaldo Tordera, per verificare la situazione della pianta organica e per le nomine dei primari che non sono ancora arrivate.

Andrea D’Aurelio

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