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SULMONA – Un anno e tre mesi di attesa per una gastroscopia all’ospedale di Sulmona. A fare l’amara scoperta questa mattina è stato il Tribunale per i diritti del Malato che ha recepito le numerose istanze da parte degli utenti che lamentano tempi di attesa troppo lunghi per poter accedere all’esame in questione. La prima data utile è per gennaio 2021. Salvo urgenze ci mancherebbe. Liste d’attesa più veloci per chi intende sottoporsi alla prestazione sanitaria negli altri presidi della Asl 1. Ma il Tdm continua a pensare ai soggetti più deboli, questi sconosciuti verrebbe da dire, perché solo a fare chilometri per raggiungere altri nosocomi avrebbero difficoltà. “E’ un problema che si ripercuote proprio per questi utenti e non possiamo che sollecitare la Asl ad intervenire”- tuona il coordinatore Tdm, Catia Puglielli. Una notizia che piomba come un macigno sull’azienda sanitaria proprio nel giorno in cui la Regione annuncia interventi per abbattere le liste d’attesa. Con la delibera di maggio, la giunta regionale ha assegnato alle Asl un budget aggiuntivo di 2 milioni di euro per il 2019. Risorse, finanziate con fondi regionali, che vanno a sommarsi a quelle stanziate dallo Stato. Entrando nel dettaglio, la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha già attivato la possibilità di prenotare (attraverso il Cup) ogni settimana circa 480 ecocolordoppler in più e 80 test da sforzo Ecg. Per le visite pneumologiche sono state aggiunte 12 ore di prestazioni aggiuntive, per gli Ecg holter sono stati assunti 4 cardiologi e sull’ospedale San Salvatore dell’Aquila è in corso la formalizzazione delle procedure per garantire il 25 per cento in più di prestazioni su alcune branche. Ma a Sulmona restano ferme le mammografie e gli screening proprio nel mese della prevenzione come pure le gastroscopie. La strada è tutta in salita per una sanità che fa fatica a mantenere il passo delle esigenze degli utenti.

Andrea D’Aurelio

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