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SULMONA – Un piano di controllo da concertare con le forze dell’ordine, una reprimenda ai privati che usano il polmone verde ma poi non lasciano tutto come avevano trovato e un affidamento da ripensare che vada anche oltre le richieste avanzate da Saca e Cogesa. Il Comune di Sulmona si muove ma non troppo e la gestione del Parco Fluviale “A. Daolio”, finito alla ribalta della cronaca per altri atti vandalici ai danni di alcune finestre che sono state completamente distrutte, resta ferma al palo. Non che non ci sia la volontà politica degli amministratori di addivenire a una soluzione che ripristini anche il decoro per un’area verde condannata anche da Tripadvisor, il sito che mette in rete i luoghi del turismo. Ma non sarà una passeggiata prendere una decisione che potrebbe richiedere più del previsto. “Stiamo ragionando sull’affidamento”- interviene il vice sindaco e assessore alle politiche dell’ambiente Nicola Angelucci- “ci sono alcune cose da mettere in piedi in riferimento all’affidamento o alla gara. Certo è che usciamo da una situazione di stress riguardo le scuole e stiamo rimettendo in moto il da farsi”. Angelucci spiega anche “si può ragionare anche su altre proposte, oltre a quelle presentate da Cogesa e Saca. E’ chiaro che vogliamo dare l’affidamento del Parco per responsabilizzare anche qualcuno perché c’è della roba abbandonata almeno da un anno da parte di chi ha utilizzato la struttura”. Il vice sindaco ci tiene quindi a sottolineare che il Comune ogni settimana programma operazioni di pulizia, manutenzione e igienizzazione ma a quanto pare gli incivili continuano ad agire indisturbati. Il Comune al momento non è pronto a procedere con l’affidamento e prende altro tempo con la speranza che, nelle more di altri ragionamenti, il polmone verde non sprofondi ancor di più nel degrado.

Andrea D’Aurelio

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