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SULMONA – “Non chiedo una nuova casa ma solo un alloggio provvisorio nel frattempo che la mia abitazione venga ristrutturata con i lavori del post sisma”. A uscire allo scoperto è Bruno Trinchini, il 49 enne di Sulmona, che da tre mesi a questa parte trascorre le notti nella sua autovettura. Ormai l’auto è diventata la sua casa. Con i sedili sdraiati e i motori accesi Bruno passa le nottate in attesa che, in tutti i sensi, torni a splendere il giorno. Trinchini ha dovuto sgomberare la sua abitazione di via Tratturo in seguito all’ordinanza datata 13 agosto, dal momento che la casa deve subire degli interventi di ristrutturazione, a seguito dei danni riportati dal sisma del 2009. Anche ieri, una domenica all’insegna di fulmini e temporali, il 49 enne sulmonese si è riparato dentro la macchina, parcheggiata all’estero della sua abitazione inutilizzabile. “Ormai qui ci vivo e ci ho preso l’abitudine”- esordisce Trinchini. “Preferisco restare in macchina, spendere i soldi per un mutuo più consistente, ma almeno ho la casa che mi riparano”- rincara Bruno. L’uomo non molto tempo fa ha bussato alle porte del Comune che ha preso in carico la situazione ma bisogna attendere che l’apposita commissione completi le procedure di analisi delle domande relative alle case parcheggio. Il 49 enne ogni giorno è costretto a fare la spola da Sulmona a Castel di Sangro per lavoro. Deve cercare un pasto caldo e provvedere all’igiene personale per essere presentabile. E’ così che il suo stipendio se ne va ed è costretto ogni giorno a cercare fortuna. Una storia che ha riacceso i riflettori sul fenomeno dell’emergenza abitativa che in città si espande a vista d’occhio.

Andrea D’Aurelio

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