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SULMONA – “Il nostro caso apre una strada alle tante persone che hanno paura ad affidarsi alla giustizia”. Reagisce così Germana Presutti alla sentenza del Tribunale di Sulmona che ha dato ragione alla figlia Jessica Mastrangioli, disabile sulmonese di 25 anni, che si era vista revocare dall’Inps l’indennità di accompagnamento. La decisione dell’Istituto di Previdenza Sociale non è andata giù alla donna che ha cominciato la sua battaglia al fianco dell’avvocato Catia Puglielli. “Se una persona ha un diritto non vedo il motivo per cui non dovrebbe combattere fino in fondo”- afferma la Presutti in un’intervista telefonica rilasciata a Onda Tg. “Sono contenta se questa storia è riuscita ad aprire la mentalità di alcune persone che hanno paura di lottare. Se non avessi trovato un buon avvocato la mia storia sarebbe rimasta chiusa in un cassetto. Ora mi sento di dire che si può aver fiducia nella giustizia”- aggiunge la mamma della disabile. Una battaglia dunque vinta da Jessica. Il giudice del Tribunale di Sulmona Anna Maria De Sanctis ha infatti rigettato nei giorni scorsi il ricorso presentato dall’Inps e ha dato ragione alla Mastrangioli. Nella sentenza il giudice De Sanctis ha dichiarato la 25 enne sulmonese invalida con totale e permanente inabilità lavorativa al cento per cento con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, dalla data della visita di verifica dell’Inps del 2 ottobre 2014. Il Tribunale ha inoltre condannato l’Inps al pagamento delle spese legali e del consulente tecnico d’ufficio.

Andrea D’Aurelio

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