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SULMONA – Di euforia ce n’era veramente tanta nei circa 500 viaggiatori che hanno preso domenica mattina il treno sulla tratta Sulmona – Castel di Sangro, definita ormai da tempo la Transiberiana d’Italia. Un treno che potremmo definire d’epoca. Infatti era composto da vetture tipicamente del 900 le così dette corbelline . . .le così dette. . . . .cento porte.
Una volta i viaggiatori erano tanti e per favorire l’incarrozzamento servivano molte porte. Oggi le molte porte servono ai molti turisti provenienti da tutta Italia per partecipare ad un evento entusiasmante: panorami mozzafiato, degustazione di prodotti tipici del territorio il tutto innaffiato dal buon vino d’Abruzzo. Alcuni produttori sono addirittura saliti nelle carrozze e durante il viaggio hanno raccontato e fatto assaggiare i loro vini. Responsabili dell’Associazione Le Rotaie sul treno hanno raccontato ai viaggiatori i segreti e la storia di questa tratta ferroviaria ultracentenaria,
purtroppo abbandonata dal traffico ferroviario ordinario. Scelta poco condivisibile.
Il treno del vino è un evento progettato dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo unitamente all’ Associazione Le Rotaie che da tempo ha inventato i treni storici sulla tratta Sulmona – Castel di Sangro finora 21 treni, in collaborazione La Fondazione FS Italiane e Slow Food Abruzzo.
Buona l’organizzazione: da un banchetto venivano distribuiti i kit per gli assaggi comprendente il classico bicchiere in vetro ed i voucher per la distribuzione dei prodotti ed ogni possibile informazione ai viaggiatori e turisti. Il Treno dl Vino ha sostato a Campo di Giove, Castel di Sangro – dove i partecipanti hanno potuto consumare un pranzo – ed inoltre a Palena dove si sono potiti assaggiare i “Bocconotti” di Castel Frentano e le “Sfogliatelle” di Lama Dei Peligni.
Un successo dunque che gli organizzatori certamente si propongono di ripetere.
Gaetano Trigilio

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