banner
banner

SULMONA – “Istruire i propri figli sul divieto di condividere il proprio cibo con i compagni e di assaggiare cibo altrui e assicurare la fornitura del pasto domestico ogni giorno prima dell’ingresso a scuola”. E’ questo il senso della circolare anti- contaminazione del cibo che è stata diramata dall’Istituto Comprensivo “Radice-Ovidio” e sottoposta all’attenzione dei genitori che devono rilasciare una dichiarazione per attenersi alle disposizioni della scuola e soprattutto assumersi ogni responsabilità in caso di eventuali trasmissioni di malattie. Ma la circolare numero 15, che contiene una serie di disposizioni da osservare anche per la conservazione e lo sproporzionamento degli alimenti, avrebbe subito acceso gli animi tant’è che l’avvocato del foro di Sulmona Catia Puglielli, questa volta in veste di genitore, è pronta a ricorrere al Prefetto dell’Aquila Giuseppe Linardi. “Sto inviando proprio in questo momento un’istanza al Prefetto perché accerti quanto accaduto e soprattutto ristabilisca un po’ di ordine in questa delicata vicenda”- è intervenuta la Puglielli a Onda Tg che sta animando la protesta chiamando a raccolta un gruppo di genitori. Nella dichiarazione che le famiglie devono sottoscrivere si chiede “l’assunzione di ogni responsabilità circa la preparazione, le caratteristiche igienico-sanitarie, la qualità, la fornitura, il trasporto e la conservazione del pasto, esonerando la scuola e tutto il personale scolastico, in caso di episodi di malattie trasmesse da alimenti e di qualunque conseguenza pregiudizievole, riconducibile ai pasti di preparazione domestica”. Tanto è bastato per far scattare la protesta perché se è vero che è necessario controllo e cautela sulla contaminazione dei cibi, resta il fatto che- sempre secondo i genitori- la scuola come seconda agenzia educativa non può venir meno alla diffusione dei valori della condivisione e della consapevolezza, ma sarà il Prefetto ora a mettere mano a tutto l’iter procedurale.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento