banner
banner

SULMONA – “La querela è un gesto disperato, tuttavia ringraziamo il figlio del consigliere Bruno di Masci, che si sente vittima di una persecuzione personale, per avere riacceso i riflettori sull’argomento, e rassicuriamo il padre sul fatto che ci stiamo occupando di ben altro”. Arriva la reazione del circolo Pd di Sulmona alla denuncia-querela che Alessio Di Masci ha depositato alla Procura della Repubblica per l’appalto del servizio tributi minori che il Comune di Sulmona assegnò a Connettitalia. Di Masci ha denunciato il Pd spiegando di essere stato socio ma non rappresentante legale della società al momento della trattativa sul Mepa e dell’accettazione dell’offerta. Il Pd invece, mostrando le visure camerali, denuncia che Di Masci junior era socio e proprietario unico dal 26 giugno 2018 mentre è stato nominato amministratore unico il 12 settembre, lo stesso giorno della firma della determina, ma la trattativa si era conclusa qualche settimana prima. Sarà la magistratura a far luce sul caso mentre il Pd rimarca che “la nostra era e resta una presa di posizione politica volta ad esercitare il controllo sulla attività amministrativa, e che oggi, lungi dal rinnegare, rilanciamo con rinnovato vigore certi che, anche da parte della magistratura, arrivi la conferma di quanto da noi riportato”.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento