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SULMONA – Picchiati brutalmente in piazza per il solo fatto di aver reagito con la pronuncia di un epiteto alle offese di padre e figlio. L’aggressione nel pieno centro di Pescasseroli potrebbe avere risvolti giudiziari e anche pesanti per un 22 enne e 65 enne del posto, rispettivamente padre e figlio, che ieri avrebbero aggredito in pieno centro due fratelli di 76 e 78 anni. Per uno di loro ( il 76 enne), dopo la scazzottata in piazza, si è reso necessario il trasferimento all’ospedale dove i medici lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. Dalla violenta aggressione l’uomo ha riportato quindici giorni di prognosi. Ma cosa c’è sotto alla furibonda scazzottata? Sono due le ipotesi al vaglio dei Carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, coordinata dal capitano Fabio Castagna, che si stanno occupando del caso. I militari dovranno accertare se l’aggressione rientra nelle classiche beghe di paese oppure se effettivamente si tratta di una violenza a sfondo omofobo che fa riferimento all’odio di genere e all’intolleranza sessuale. E in quel caso l’episodio assumerebbe contorni molto preoccupanti, non in linea con una società che punta al progresso ma continua a regredire dal punto di vista culturale. Ma è ancora presto per avanzare l’una o l’altra ipotesi. Certo è che la notizia già ha destato sdegno in paese. Per dare impulso all’attività investigativa serve però la querela di parte del 76 enne aggredito che sarà presentata, probabilmente, nei prossimi giorni. Nella scazzottata è rimasto coinvolto anche un 78 enne, fratello dell’anziano aggredito, che era intervenuto in soccorso.

Andrea D’Aurelio

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