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SULMONA – Recuperare il tempo perduto sulla manutenzione della città. Si sarebbero lasciati con questo preciso obiettivo il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini e il consigliere comunale, Bruno Di Masci, al termine del vertice “top secret” di sabato pomeriggio a Palazzo San Francesco sul prosieguo dell’attività politico-amministrativa. Il patto civico sancito lo scorso febbraio che ha visto i dimasciani stringere la mano a parte della maggioranza che aveva vinto le elezioni comunali nel 2016 arriva alla resa dei conti, all’indomani della doccia gelata nella commissione congiunta che ha dato il via libera alla variazione del piano triennale delle opere pubbliche. L’elenco dei ritardi, degli errori e dei tanti lavori ancora da sbloccare è arrivato dal Dirigente del terzo settore, Gianfranco Niccolò, che ha certificato i tempi biblici del “piano piano” delle opere pubbliche. Da qui il summit richiesto dal primo cittadino che ha voluto incontrare l’ex sindaco nel suo ufficio di Palazzo San Francesco. Che c’era qualcosa in corso si era capito già da quel portone d’ingresso del Comune aperto, di sabato pomeriggio alle 17, quando gli uffici sono chiusi. Ma il sindaco a Onda Tg nega di aver incontrato qualcuno, men che mai Bruno Di Masci, probabilmente per mantenere riservato il “petto a petto” politico sulle piccole e grandi questioni della città. Ma si sa che a Sulmona le voci e le notizie corrono. E si arriva così all’uno-due-tre obiettivi da centrare nel brevissimo periodo. Un ritornello dimasciano che assomiglia a un passo di danza, lanciato in uno speciale di Onda Tg di qualche mese fa, poi diventato popolare. La prima cosa da fare per Di Masci è concentrarsi sulla manutenzione della città, a fronte del consuntivo arrivato dal Dirigente in commissione. Sono stati spesi solo 60 mila euro ( il 20 per cento) dei circa 300 mila inseriti in bilancio. Ed è così che piovono segnalazioni da diverse zone della città. Dalla buca di viale delle Matemorfosi a quella di piazza Tresca fino ad arrivare al viale del lavoro, a due passi del call center 3g, dove è stato chiesto un intervento di bonifica per l’alta vegetazione sul marciapiede. L’erba continua a crescere anche in piazza Tenente Iacovone e in altre zone della città. Per non parlare delle caditoie. Di Masci quindi è pronto a dare il via all’operazione manutenzione, cominciando dal rifacimento dei marciapiedi in zona Tribunale, teatro di cadute libere ormai da anni. Poi ci sono le scuole con i lavori alla Masciangioli partiti con la sostituzione della centrale termica ma con la ristrutturazione che deve ancora scattare. Terzo punto la riorganizzazione degli uffici di Palazzo San Francesco con le posizioni da assegnare e definire. La nuova verifica potrebbe quindi scattare entro la fine dell’anno. Lì si dovrà decidere se andare avanti con il patto di fine mandato o tornare a nuove elezioni. Come ogni anno, sarà la crisi economica che si va ad unire a quella politica, il panettone è sempre a rischio. Si avanti quindi senza nessun rimpasto o ritocco alla Giunta Comunale. Occhi puntati su quell’uno, due, tre punti da centrare subito. Onde evitare che quel ritornello “uno, due e tre”, venga rivisitato in dialetto sulmonese, tanto da fare rima con “ognuno alla casa sè”.
Andrea D’Aurelio

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