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SULMONA – “Aggiornare il piano di protezione civile è cosa veramente seria visto che Sulmona è soggetta a terremoti e quindi noi dobbiamo essere pronti”. Lo ha detto ieri nello speciale di Onda Tg l’ex sindaco e consigliere comunale Pd Bruno Di Masci che ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Sulmona per i ritardi accumulati nell’aggiornamento del piano. Per Di Masci tocca alla magistratura accertare eventuali responsabilità, tenendo conto che la questione rientra nei grandi temi che non possono cadere nell’oblio. “Il piano dovrebbe essere aggiornato ogni sei mesi e invece a Sulmona l’ultimo aggiornamento risale a nove anni fa”- incalza il consigliere di minoranza- rimarcando che uno dei centri nevralgici è l’Istituto De Nino- Morandi, la sede di via D’Andrea, chiusa dal 17 ottobre 2014 dopo l’inchiesta sui lavori post sisma aperta dalla Procura aquilana. Pronta la replica dell’assessore comunale con delega alla protezione civile Antonio Angelone che invita Di Masci a stare tranquillo perché il Comune sta lavorando. Sono stati allocati 20 mila euro per il piano emergenze di cui 15 mila già disponibili e 5 mila recuperati all’ultimo minuto. L’aggiornamento quindi è in dirittura d’arrivo ma Angelone spiega che si sta puntando ad allargare il raggio della prevenzione. Il piano emergenze prevede infatti oltre all’aggiornamento del piano di Protezione Civile, anche altre voci come piano neve, rischio valanghe, incendi, derattizzazione e demuscalizzazione e la condizione limite di emergenza, che serve a collegare i fabbricati strategici, già finanziata dalla Regione con una somma di 3 mila euro. “Il consigliere Di Masci evidentemente non sa che noi non solo stiamo  lavorando sull’aggiornamento del piano di protezione civile ma ci stiamo occupando della prevenzione a 360 gradi e il piano che abbiamo varato ne è una dimostrazione”- chiosa Angelone.

Andrea D’Aurelio

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