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SULMONA – “Mettiamo da parte ciò che ci ha diviso. Bisogna lavorare per costruire un’alternativa. E non è detto che di mezzo ci sia anche un periodo di commissariamento. Io non guardo alle scadenze elettorali”. Lo afferma a Onda Tg il capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue, all’indomani del voto del 10 febbraio che produrrà sicuramente degli effetti sull’amministrazione Casini. Prima si è candidato per ottenere lo scranno di Consiglio regionale portando a casa 1360 preferenze ed ora rilancia il tavolo del centrosinistra per superare spaccature e divisioni. La debacle elettorale non frena quindi l’entusiasmo di Pingue che vuole rimettere insieme i cocci di un’area politica che ha parcellizzato i voti ma, se ricompattata, potrebbe tornare una forza competitiva. Non che Pingue possa o voglia essere il regista di questa reunion. Ma lancia il suo appello. “La priorità è rimettere insieme un’area di centrosinistra in grado di costruire un progetto nel tempo. Non mi propongo come regista ma dobbiamo stare tutti insieme”- ha esordito Pingue che di dimissioni contestuali non ne vuole proprio sentir parlare. Anzi. C’è un passaggio che salta subito all’occhio nelle sue dichiarazioni. “E non è detto che ci sia un commissariamento di mezzo per costruire il progetto”- ha ripetuto Pingue. Come a dire che il commissariamento potrebbe essere breve, se arriveranno le dimissioni in blocco entro il 24 febbraio, ma anche lungo. Magari negando il voto al bilancio. Un atto che, se non approvato, avvia le procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Al momento è solo una delle tante ipotesi che viene messa sul tavolo da Pingue assieme a quella più importante di ricostruire il centrosinistra. Ma il monito è arrivato nel pomeriggio anche dall’ex consigliere comunale, Mimmo Di Benedetto, che a Sulmona ha preso più voti tra i candidati cittadini del centrosinistra. “Consapevoli della necessità della costruzione di un più ampio schieramento di forze politiche antagoniste delle attuali forze maggioritarie presenti in città, invitiamo fin da ora quanti hanno a cuore la rinascita di Sulmona e del Centro Abruzzo ad un confronto franco e leale per dare risposte convincenti sul piano delle politiche cittadine e comprensoriali tuttora irrisolte”- ha esordito Di Benedetto. C’è chi sta pensando quindi già alle prossime elezioni comunali. Ma non si sa ancora se si svolgeranno a primavera, il prossimo anno o, nella peggiore o migliore delle ipotesi, a scadenza naturale del mandato. Quello che trapela dalle indiscrezioni dell’ultimo minuto è che qualche esponente politico, che non fa parte dell’assise civica, ha tentato di convocare per domani alle 10 a Palazzo San Francesco i nove consiglieri di minoranza per staccare la spina. Ma Pingue domani è fuori Sulmona. Ammesso che le indiscrezioni rispondano alla realtà.

Andrea D’Aurelio

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