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SULMONA – “Con lo scenario che si è presentato in seno alle diverse forze politiche della maggioranza, forse sono verso un punto di distanza e di non ritorno da questa amministrazione”. La dichiarazione shock arriva dal capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue, candidato al Consiglio regionale con la lista + Abruzzo. A margine della trasmissione elettorale, il consigliere comunale ha stigmatizzato le voci che circolano nelle piazze e nei quartieri della città. C’è chi lo vede già come primo sostenitore del sindaco, Annamaria Casini, qualora il risultato delle urne non sarà a favore del suo progetto politico. Ma il diretto interessato non ci sta. Prima prende le distanze dall’amministrazione Casini e poi dà un colpo al cerchio e uno alla botte. “Finora abbiamo tenuto scisse completamente le questioni amministrative e regionali”- ha esordito Pingue- “però è evidente che con lo scenario che si è presentato in seno alle diverse forze politiche della maggioranza, forse sono verso un punto di non ritorno”. E fin qui la dichiarazione lascia aperti pochi dubbi. Sembra quasi un arrivederci annunciato. Ma Pingue subito dopo chiarisce e argomenta: “qui non si gioca il mio successo o insuccesso personale ma si gioca una rappresentanza territoriale. Qualora dovessi avere il risultato che avrò, non è vero quello che qualcuno dice, che diventerò cioè il primo sostenitore della Giunta Casini. Non c’è un tornaconto personale in questa candidatura ma un progetto politico”. Resta difficile tradurre il pensiero di Pingue anche se, alla luce dell’ultima uscita pubblica, la presa di distanza non sarebbe poi così lontana. Qualora Pingue decida di abbandonare la maggioranza, il quadro politico si complicherebbe e non poco per il sindaco Annamaria Casini. Anche se in politica tutto può succedere. Chissà, ad esempio, se Alleanza per Sulmona sarà disposta a staccare la spina all’amministrazione comunale dopo aver atteso invano l’uscita di scena dei ribelli della maggioranza. Un tira e molla che è andato avanti da agosto scorso, da quando il sindaco ha prima rassegnato e poi ritirato le dimissioni. Per qualcuno il treno è già passato anche se, stando alla celebre canzone, in politica come nella vita “il treno dei desideri all’incontrario va”.

Andrea D’Aurelio

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