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SULMONA – Erano finiti sotto processo come presunti responsabili dell’incendio doloso ai danni di tre auto che, quella notte del 12 agosto 2012 alle 3.50, erano parcheggiate in via Avezzano a Sulmona. Ma per Armando Ciampitti e Maurizio Restaino, difesi rispettivamente dagli avvocati Alessandra Baldassarre e Alberto Paolini, è arrivata questa mattina la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. Tutto cominciò la notte dell’11 agosto di otto anni fa quando due residenti di via Avezzano, alle quattro del mattino, avvertirono dei strani rumori tanto da far desistere il piromane che non riuscì a incendiare nessuna auto perchè disturbato e messo alla fuga da una luce che si accese all’interno di un’abitazione. La notte successiva però, al secondo tentativo, quel “colpo” andò in porto. La Polizia ascoltò un teste la cui dichiarazione collimava con il racconto di altri residenti che notarono, quella notte, una persona proprio in via Avezzano. La descrizione fisica e somatica resa agli inquirenti ha permesso di ricostruire il quadro indiziario e denunciare i due sulmonesi. Ciampitti era accusato di essere stato il mandante dell’incendio mentre Restaino l’esecutore materiale. Fra i tre veicoli sui quali fu appiccato l’incendio c’era anche l’auto dell’ex di uno dei due imputati . Ma alla fine,  nel corso del procedimento dibattimentale, non si è riusciti a dimostrare che i due  erano collegati con l’incendio perché nessuno li ha visti mentre appiccavano il fuoco. Per Ciampitti è stata chiesta anche una perizia che ha riconosciuto la parziale capacità di intendere e volere al momento del fatto. Il giudice monocratico, Francesca Pinacchio, accogliendo la richiesta del Pm,  ha pronunciato per entrambi la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. “E’ stato un processo solo indiziario. Abbiamo puntato sull’assoluzione di merito”- hanno commentato con soddisfazione i due legali, Baldassarre e Paolini. Il fatto a questo punto resta impunito con la speranza che, per le altre sessanta auto bruciate negli ultimi dieci anni fra via Cappuccini e via Avezzano, si riesca ad individuare i responsabili.

Andrea D’Aurelio

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