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PACENTRO – “L’avevo promesso a mio padre e sono venuto”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, rivolgendosi a una sua lontana parente, una Pompeo di 96 anni rientrata due anni fa dagli Stati Uniti proprio mentre era davanti alla casa in cui vivevano i suoi bisnonni. Oggi per Pacentro è stato il giorno della festa. Il clima è quello delle grandi occasioni nel paese blindato, tra transenne, divieti, blocco delle auto e grande spiegamento delle forze dell’ordine, oltre alle guardie del corpo statunitensi e al personale dell’ambasciata. “Welcome home” gli gridano i pacentrani al suo arrivo. Le misure di sicurezza sono imponenti e anche per questo non c’è proprio una folla ad attenderlo, rafforzata dalla ventina di bambini della scuola elementare. Mike Pompeo, segretario di Stato americano, in visita istituzionale in Italia, arriva a Pacentro poco prima delle 13 alla scoperta del paese natale dei suoi bisnonni Paolo Pompeo e Gemma Pacella, poi emigrati. La coppia viveva in via San Francesco 8, una casa modesta, ora di proprietà di Vincenzo De Capite Mancini, che l’ha acquistata da un cugino del numero due degli States. “Siamo orgogliosi di averla qui”, gli hanno detto i nuovi proprietari. Pompeo è arrivato in elicottero fino al campo sportivo poi fino al monumento dei caduti in auto, con un corteo di auto blu. Poi l’omaggio ai caduti con il presidente della giunta regionale Marco Marsilio e il sindaco Guido Angelilli. Tra i doni del Comune un libro con i certificati degli atti di nascita dei suoi avi, una pergamena con l’albero genealogico della famiglia e un quadro raffigurante il paese. Poi il pranzo a Caldora con sagne ricce e arrosticini per mangiare piatti tipici. Il numero due della “Casa Bianca” ha consumato un pasto completo al prezzo di 54 euro e 20  dollari  di mancia. Una giornata di festa per un concittadino illustre che è tornato a casa. Alla scoperta della sue origini.

Andrea D’Aurelio

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