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SULMONA – Da un lato viene spontaneo mettersi nei panni dei turisti perchè sicuramente non è facile trovare un posto auto, a Sulmona, quando si organizzano i grandi eventi e la Giostra indubbiamente è uno di questi. Ma si sa che il troppo storpia. E la prova è quanto accaduto nel week end sul ponte Capograssi di Sulmona, l’infrastruttura progettata dall’ingegnere Riccardo Morandi, sulla quale insiste il divieto di fermata e di sosta da quasi un anno. Il ponte è stato letteralmente assediato dalle auto. Il prossimo 17 agosto il provvedimento emesso dall’ex vice sindaco, Nicola Angelucci, compirà un anno. E le verifiche strutturali richieste non sono mai partite tanto da rendere inutile lo stesso divieto di sosta. Perchè nei periodi di maggiore flusso turistico e non solo l’infrastruttura continua a diventare un’area parcheggio con tanto di sosta selvaggia annessa. Nel week end si è arrivati proprio al limite tant’è che residenti e automobilisti, quelli disciplinati, hanno protestato sui social. Nel frattempo sale il consuntivo delle contravvenzioni comminate dai vigili urbani. Negli ultimi due giorni, per via della carenza di personale che investe l’organico della Polizia Locale e delle forze dell’ordine le multe non sono arrivate, ma da gennaio ad oggi ne sono state elevate circa duecento, maggiormente nei week end e nei giorni di mercato quando parcheggiare altrove diventa quasi impossibile. Per via di quella famosa ordinanza sul ponte non sono stati allocati nemmeno i posteggi del mercato sotto Giostra. E si spera ora che, finita la festa, da Palazzo San Francesco si decidano a far partire le tanto decantate verifiche, tenendo conto che il mese scorso sono caduti alcuni calcinacci dal ponte che hanno sfiorato le auto in sosta sulla circonvallazione. L’obiettivo delle verifiche è quello di accertare la risposta statica dell’impalcato in termini di confronto, in campo elastico, con i carichi di esercizio imposti nel periodo di prima costruzione, misurando le inflessioni all’intradosso nelle zone a maggiore sollecitazione.

Andrea D’Aurelio

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