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OME – Un uomo che viveva come una vera missione la propria professione di medico. E’ morto all’età di 73 anni, come “eroe sul fronte”, il medico sulmonese Gino Fasoli, risultato positivo al Covid-19. La morte, riconducibile al Coronavirus come accertato da riscontro scientifico,  risale a sabato scorso, nella clinica di San Rocco in Ome ( Brescia), dove era ricoverato. Solo in giornata si è diffusa la notizia in città che ha gettato nello sconforto quanti lo conoscevano. Il medico sulmonese, vittima del famigerato virus, vanta una carriera di rilievo che lo ha reso un luminare per il suo mestiere. Fasoli ha lavorato come medico condotto a Cazzago San Martino sin dai primi anni della carriera dopo un’esperienza formativa negli Stati Uniti d’America e poi fino alla fine del 2016, quando è giunto il momento della meritata pensione. Ha continuato a visitare pazienti facendo sostituzioni ai dottori che nel frattempo si ammalavano, per non far mancare l’assistenza agli ammalati del proprio territorio. E’ stato Direttore Sanitario del Pronto Soccorso di Bornato (BS) ma anche un medico senza frontiere con missioni in Africa, luogo in cui è stato rapito da tribù locali per curare alcune famiglie indigene, poi rilasciato senza conseguenze. Ex Presidente Unitalsi di Brescia e coordinatore dell’Unione Trasporto ammalati a Lourdes. Un grande medico ma, prima ancora, un uomo d’altri tempi che si faceva amare e voler bene, tanto da aver lasciato il segno nel bresciano. Appassionato di montagna, era descritto dalle persone che lo conoscevano una persona esemplare, dal cuore buono e sempre disponibile. Recentemente è stato chiamato a dare manforte agli operatori sanitari per gestire l’emergenza Covid-19. Ha fatto parte quindi della macchina dei soccorsi. Ha dato la sua disponibilità per salvare le vite umane fino a rimetterci in prima persona. Gino, da trent’anni ormai fuori città, lascia il fratello Gabriele, la cognata Gabriella, la nipote Anna Paola. La mamma Anna, morta negli anni sessanta, era una giovane sarta, apprezzata e conosciuta a Sulmona. La tumulazione sarà effettuata presso il cimitero cittadino. Non è morto solo un caro uomo e un bravo medico. E’ morto un eroe sul fronte.

Andrea D’Aurelio

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