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SULMONA – “Snellire le pratiche burocratiche”. Lo ha chiesto il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, a tutti gli organi preposti in occasione del tradizionale messaggio di auguri pasquali su onda tv che sarà trasmesso questa sera alle ore 21 e in replica domani alle ore 14. A dieci anni dal sisma dell’Aquila il report che arriva dal pastore diocesano è tutt’altro che incoraggiante. Sono ancora 50 le chiese della diocesi di Sulmona-Valva da ricostruire e che non hanno potuto riaprire le loro porte al culto dei fedeli. Un numero ingente ed elevato che non trova giustificazioni e deve portare a una riflessione. Non dieci o venti. Ma cinquanta. Come a dire che sul post sisma, per quanto riguarda gli edifici di culto e non solo, c’è ancora molto da fare. “Si annunciano fondi ma non si riesce a concretizzare e snellire l’apparato burocratico. Certo le case e le famiglie hanno la priorità. Ma anche le nostre chiese sono identità del territorio, dove si incontra la comunità cristiana, e rivolgo un invito perché questi progetti possano essere appaltati”- incalza il vescovo Fusco. Un appello che si spera non cada nel vuoto.

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