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SULMONA – Resterà aperta anche il giorno di Natale la mensa della Caritas Diocesana di Sulmona-Valva per accogliere una ventina di indigenti che non sanno dove e come consumare il fatidico pranzo del 25 dicembre. Se il clima natalizio mette sempre un po’ d’allegria, c’è chi trascorre le feste in assoluta solitudine. Dei trenta indigenti che ogni giorno si siedono a tavola, nella struttura della Caritas, solo una decina avranno modo di trovare ospitalità in famiglia. Per tutti gli altri il pasto caldo lo offre la Caritas e per la festa del Santo Natale si prevede un delizioso menù che comprende un primo, secondo, contorno, dolce, frutta e caffè. La maggior parte degli indigenti che si rivolgono alla mensa Caritas sono italiani, una piccola percentuale è occupata dagli stranieri. Molti sono abituali, solo qualcuno passa per una toccata e fuga. Il trend nazionale si ripercuote così a cascata anche nel territorio peligno. I pasti che vengono erogati nel corso dell’anno sono all’incirca diecimila. Oltre al pranzo quotidiano la Caritas apre le porte quattro giorni a settimana: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle 12,30. L’impegno più forte di collaboratori e volontari è quello riservato all’ascolto. Non pochi i poveri che oltre a una bocca da sfamare, hanno un cuore che vuole essere riscaldato e desiderano, in una realtà dove a prevalere è l’indifferenza, essere presi in considerazione. Al termine dell’Anno Santo della Misericordia la diocesi ha cominciato la costruzione di “Casa Zaccheo”, la struttura per persone in stato di bisogno (detenuti con permessi brevi o parenti di degenti) che sorgerà in via Porta Romana nell’immobile che un tempo ospitava la Casa dello Studente. I lavori sono partiti nelle scorse settimane e avranno la durata di almeno due anni.

Andrea D’Aurelio

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