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PRATOLA PELIGNA – Operazioni di monitoraggio al di fuori della fase emergenziale e 15 aree di emergenza, una di ammassamento soccorsi, quattro di accoglienza e dieci di attesa. E’ quanto prevede il nuovo piano di emergenza comunale, passato in Consiglio Comunale a Pratola, dopo la fase di preparazione curata dal vice sindaco Nunzio Tarantelli. Nel piano sono definite le azioni da svolgere, i soggetti da coinvolgere e il flusso delle informazioni tra i diversi livelli istituzionali e da garantire alla popolazione in caso di situazioni di emergenza, che vanno dal rischio idrogeologico al rischio incendi boschivi, dal rischio neve a quello valanghe (frazione di Bagnaturo) e industriale indiretto, fino al rischio sismico. I vari modelli di intervento sono imperniati sulla figura del Sindaco, in qualità di autorità di protezione civile, e sul Centro Operativo Comunale per svolgere le nove funzioni delineate dal piano (pianificazione, sanità e assistenza sociale e veterinaria, volontariato, materiale e mezzi, servizi essenziali, censimento danni a persone e cose, strutture operative, telecomunicazioni, assistenza alla popolazione) in base all’estensione e all’intensità della situazione di emergenza. La protezione civile comunale avrà naturalmente un ruolo attivo all’interno del Piano, che contempla anche le indispensabili attività di informazione e conoscenza. Per tutte le tipologie di rischio, a parte quello sismico che rientra tra gli eventi imprevedibili, la modalità di intervento prevede una fase di normalità e allerta. Per il rischio sismico è prevista l’attivazione della struttura comunale di protezione civile e della fase di emergenza. “Siamo soddisfatti per questo importante risultato – commenta il Vice Sindaco Nunzio Tarantelli – che ci permette di essere pronti ed efficienti in tutti i possibili casi di emergenza”.

Andrea D’Aurelio

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