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SULMONA – La Natività a tappe torna protagonista del centro storico della città di Sulmona grazie all’iniziativa di “Natale al Centro”, la rappresentazione del Presepe Vivente organizzata dalla Giostra Cavalleresca di Sulmona in collaborazione con i Borghi e Sestieri, insieme alla diocesi di Sulmona Valva, ai Comuni delle Valli Peligna e del Sagittario e con il supporto degli instancabili volontari del gruppo Alpini Ana Sulmona. Presenti il sindaco Annamaria Casini, il Vescovo Michele Fusco, il consigliere comunale Andrea Ramunno, il commissario reggente della Giostra Maurizio Antonini. Il corteo ha preso le mosse dal piazzale antistante la Cattedrale di San Panfilo, attraversando Corso Ovidio fino ad approdare in piazza Garibaldi, dove si è svolta la rappresentazione della Natività. Al termine sono stati premiati tre bambini vincitori del concorso, che ha coinvolto le scuole cittadine, incentrato sulla Letterina a Gesù. “E’ un modo”- come hanno spiegato gli organizzatori- “per riportare il Natale al Centro”. Non più e non solo consumismo ma il cuore della natività è proprio la presenza e la nascita di Cristo. Questo il senso dell’iniziativa che ha visto protagonisti piccoli e grandi. Nelle letterine il desiderio ricorrente espresso dai bambini è stato quello di un mondo più pacifico, dove vi sia posto per concordia e reciproco rispetto, più che per violenza ed odio e molti in particolare hanno chiesto a Gesù Bambino famiglie “dove i genitori non litighino” e una società “dove il cuore di pietra dei cattivi possa sciogliersi”. I primi tre classificati nel concorso sono stati Annachiara Cardone e Rebecca Presutti della scuola primaria Lombardo-Radice e Alessio Lattanzio della scuola primaria Maestre Pie Filippini. Altre scuole che hanno partecipato sono la Masciangioli e Di Stefano di Sulmona e poi le scuole primarie di Pratola Peligna, Bagnaturo, Prezza, Ateleta, Campo di Giove, Quadri, Pizzoferrato. Con Borghi e Sestieri hanno preso parte al Presepe anche gli Amici del “Du’ botte” e il gruppo Zampognari di Scapoli, insieme a gruppi venuti da Frattura di Scanno, Scanno e Villalago.

Andrea D’Aurelio

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