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SULMONA – La mozione di sfiducia per la Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio non rientra tra le priorità più urgenti della minoranza consiliare. E’ quanto emerso nel nuovo summit dell’opposizione che si è svolto ieri presso lo studio legale del capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi. Cinque piani di scale per riaggiornare di fatto la seduta vista l’assenza del capogruppo di Alleanza per Sulmona Mauro Tirabassi ma la minoranza ha comunque definito un cronoprogramma di priorità. Al primo posto va il servizio di refezione scolastica slittato a novembre che ha scatenato proteste e preoccupazioni da parte di medici e genitori. Poi c’è la questione delle quattro palestre scolastiche chiuse per le quali è stato avviato il monitoraggio che si spera si chiuderà nei famosi quindici giorni. Ma l’opposizione non vuole abbassare la guardia nemmeno su tutti gli altri impianti sportivi, senza dimenticare la vicenda Cogesa dopo gli ultimi sviluppi. La mozione di sfiducia per la Di Marzio quindi, almeno per il momento, può aspettare. Nell’ultimo Consiglio Comunale era stata annunciata dall’ex sindaco Bruno Di Masci ma allo stato attuale sembra che l’opposizione si stia concentrando su altro perché- come sostiene qualche consigliere- “il bersaglio deve essere il sindaco e non il Presidente del Consiglio”. Sulla questione abbiamo provato a contattare per tre volte la consigliera di Forza Italia Elisabetta Bianchi che nei giorni scorsi aveva fatto notare sulla pagina facebook di onda tv che “le dinamiche di minoranza riportate non rispondono a quanto in realtà accade”. Ma per i suoi legittimi impegni professionali non abbiamo ricevuto risposta. Il dato da tratte però è che la minoranza non ha più fretta di sfiduciare la Di Marzio perché vengono prima i problemi della città, almeno stando alle prime indiscrezioni. Arriverà in aula la mozione di sfiducia? Nessuno ha la risposta precisa. Quello che è certo è che la minoranza frena per accelerare su altri fronti e sui problemi che stanno affliggendo la città.

Andrea D’Aurelio

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