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SULMONA – L’intento era quello di tirare a lucido la Villa Comunale con il rifacimento di aiuole, aree giochi e panchine. Ma quel famoso progetto di restyling che era diventato un cavallo di battaglia per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Annamaria Casini, perde il finanziamento della Regione. A comunicarlo ai consiglieri comunali è stato il Dirigente del terzo settore, Gianfranco Niccolò, nel corso della commissione consiliare congiunta che ha dato il via libera a maggioranza per la variazione al piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021. Un colpo di scena che ha lasciato a bocca aperta i consiglieri comunali che hanno recepito la relazione a sorpresa del Dirigente sullo stato dell’arte degli interventi previsti nel piano delle opere pubbliche. Se da un lato il “bilancio delle cose fatte” è servito per capire a che punto si è arrivati, dall’altro quel consuntivo si è trasformato in una sorta di autogol politico per l’amministrazione Casini, a cominciare dalla manutenzione della città che è stata eseguita solo per il 20 per cento. D’altronde basta farsi quattro passi in città per accorgersi dell’alta vegetazione e delle buche sulle strade. Ma il colpo di scena è arrivato proprio sulla riqualificazione della Villa Comunale che sfuma per un “problema di forma” come è stato detto in commissione. Il Comune infatti ha approvato un progetto definitivo mentre nel bando emanato si richiedeva un progetto esecutivo. La Regione quindi ha comunicato all’ente di voler revocare il finanziamento di 100 mila euro. Tutto da rifare. Perché con i 75 mila euro che dovevano arrivare dalla Fondazione Carispaq e i 25 mila euro che sarebbero usciti dalle casse comunali, non si arriverebbe a finanziare un progetto che stava molto a cuore alla città visto che gli assidui frequentatori del polmone verde del centro storico da tempo lamentano lo stato di degrado e abbandono di quello che un tempo era il fiore all’occhiello per la città.

Andrea D’Aurelio

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